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L'Atecap compie venti anni nel segno della qualita' e della legalita'

Legalità, qualificazione, sicurezza, valore del prodotto. Questi i temi al centro dell’evento che l’Atecap ha organizzato oggi per festeggiare i suoi venti anni di attività e che hanno caratterizzato la sua storia.  Un anniversario che ricorre in un momento di crisi epocale e nel quale le imprese devono confrontarsi con un mercato sempre più competitivo e globale. “Per questo motivo – ha dichiarato il presidente dell’Associazione Silvio Sarno - è necessario abbandonare la tendenza a concentrarsi solo sul contingente ampliando la riflessione sulle opportunità di crescita comunque presenti anche nei momenti più difficili”. In questo contesto, ha ripreso Sarno, le realtà imprenditoriali che hanno maggiori probabilità di resistere sono quelle che “sono in grado, nel pieno rispetto delle regole, di fornire una produzione adeguata alla qualità del prodotto richiesta rispondendo in questo modo a quella componente della domanda sempre più attenta ai livelli qualitativi imposti da edifici performanti dal punto di vista del risparmio energetico o da infrastrutture con caratteristiche particolari”. Si tratta di imprese che hanno sostenuto l’azione dell’Atecap per un mercato dove si possa realmente operare “sulla base delle logiche di una concorrenza trasparente e basata sulla legalità”.

Un cambiamento culturale e politico che ha delle conseguenze positive  anche sui dati del mercato: gli ultimi risultati evidenziano la  progressiva crescita della domanda di prodotti di sempre maggiore  resistenza e lavorabilità con un aumento rilevante soprattutto a partire dal 2009, nonché di una sempre maggiore attenzione alla rispondenza tra fornitura di calcestruzzo e contesto ambientale. “Oggi – ha aggiunto  Sarno - anche grazie all’impegno diretto di un’associazione come  l’Atecap, l’inversione di tendenza rispetto ad una bassa qualità  costruttiva, da più parti auspicata, appare in atto”.

L’impegno sul tema della normativa e l’avvio di proficue relazioni  interistituzionali, ha portato anche a costituire un Osservatorio  attraverso il quale si rende possibile legare indissolubilmente le  regole ai controlli e da qui alle sanzioni, portando a compimento quanto venti anni fa’, al momento della sua costituzione, i fondatori  auspicavano: garantire un mercato trasparente e basato sul pieno  riconoscimento del valore del calcestruzzo, arrivando a porre fine a  quelle criticità relative alle diverse fasi del ciclo di impiego del  calcestruzzo dalla prescrizione alla produzione, dalla fornitura alla  posa in opera, fino al collaudo.

Nel corso dell’iniziativa è intervenuto Francesco Karrer, Presidente del  Consiglio Superiore dei lavori pubblici. “E' necessario un nostro  impegno per il riaccreditamento della parola cemento perché ha subito un progressivo processo di discredito”, ha dichiarato, aggiungendo che  proprio in questo periodo “bisogna tenere alta la guardia e valorizzare  la trasparenza. In seguito all'introduzione dell'articolo 34 del  cosiddetto Decreto Salva Italia che ha avviato processi di  semplificazione amministrativa, è necessario che la filiera del  calcestruzzo valuti con attenzione le conseguenti opportunità, ma anche  le criticità che ne possono derivare, soprattutto sul fronte dei  controlli”.

Karrer ha anche ricordato le attività di collaborazione con l'Atecap, in particolare l'avvio dell' Osservatorio che ha già ha prodotto alcuni  risultati: il rafforzamento dei controlli e delle ispezioni, una  partnership con la Guardia di Finanza e il progetto Sicurnet con  altre  forze dell'ordine “E' in fase avanzata – ha anticipato – la revisione di norme tecniche e la revisione delle Linee guida sul cemento e sul  calcestruzzo armato. Nostra intenzione – ha proseguito - è avviare un  Patto di regolazione prima che arrivino le norme”. Infine il presidente  del Consiglio dei Lavori Pubblici ha auspicato una crescente attenzione a quella che ha chiamato Ecoeticità, ovvero un percorso che coniughi  comportamenti corretti e sostenibilità, che  “dovrà attraversare tutta  la filiera delle costruzioni”.

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