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Aggregazione per reinventare il settore


I produttori di calcestruzzo si sono dati appuntamento a Roma in Confindustria il 15 aprile 2016 per la presentazione del Rapporto Atecap 2016 e soprattutto per discutere insieme i temi della ristrutturazione del settore. Aggregazione associativa e rappresentativita’ territoriale sono i temi chiave emersi durante l’incontro. Il mercato del calcestruzzo si e’ ridotto a poco piu’ di un terzo di quello che si misurava fino a pochi anni fa e cio’ richiede scelte, riorganizzazioni ma soprattutto un dibattito tra tutti gli operatori del comparto.

 
Una giornata ricca di adesioni e partecipazione quella del 15 aprile scorso all’incontro organizzato dall’Atecap. Punto di partenza le analisi contenute nel Rapporto Atecap.

L’industria del calcestruzzo preconfezionato nel 2015 ha raggiunto il suo valore più̀ basso in termini di volumi di produzione tanto che da alcuni anni ormai nel dibattito interno all’Associazione non si parla più̀ di crisi ma di mutamento radicale del mercato.

Dopo nove anni di contrazione ininterrotta dei volumi produttivi il comparto del calcestruzzo preconfezionato si trova a fare i conti con un mondo nuovo, un nuovo mercato, diverso da quello che ha fatto da scenario alla crescita economica degli anni passati e sicuramente più̀ “piccolo”.

I dati analizzati nel rapporto misurano quello che presumibilmente sarà̀ il mercato futuro, un mercato in grado di assorbire solo metà della capacità produttiva del settore e a giudicare dall’osservazione dei comportamenti delle imprese si ha davanti uno scenario in cui ancora non è chiaro come relazionarsi.

Le aziende sembrano non volersi arrendere all’evidenza mantenendo presidi territoriali spesso sostenendo perdite economiche nella speranza di una ripresa.

In tale contesto e’ fondamentale il ruolo dell’Associazione, avendo bene a mente che l’associazione non è il luogo dove risolvere le criticità̀ di un’azienda o creare opportunità̀ di mercato per i propri iscritti, bensi’ e’ il momento di sintesi e riflessione dove le opinioni condivise stimolano la crescita e le esigenze dei singoli operatori si trasformano in progetti della categoria e per la categoria.

I temi di confronto hanno quindi riguardato prevalentemente la coscienza di categoria e di rappresentativita’ della stessa, rispetto alle quali il consesso si e’ concentrato sulla possibilita’ di tornare a organizzare incontri territoriali e a salvaguardarne pero’ al contempo le condizioni di partecipazione attiva.

Viene avanzata l’ipotesi che la scarsa adesione associativa sia dovuta al momento di crisi di mercato, anche se da piu’ voci emerge al contempo la risposta secondo cui, anche quando la stabilita’ economica era maggiore, quello che mancava fosse comunque una corretta coscienza associativa e una adeguata cultura del prodotto.

In tal senso l’azione dell’Associazione, in continuita’ con la sua storia, dovra’ continuare a puntare sulla promozione dei vantaggi sociali, economici e ambientali del calcestruzzo, unico materiale tra l’altro in grado di garantire il raggiungimento dell’obiettivo sulla sostenibilita’ nelle costruzioni che l'Europa ha fissato da tempo, mantenendo saldamente la sua natura tecnico-economica rispetto alle esigenze richieste dai soci.

Un ultimo aspetto emerso dall’incontro e’ il rapporto con l’Ance nel dialogo tra associazioni e rappresentativita’ territoriale, rapporto che pero’ non risulta in contrapposizione con intenti e obiettivi comuni alle due Associazioni.

Obiettivo condiviso da tutti nel dibattito e’ puntare sull’aggregazione, per essere piu’ forti e ascoltati sul mercato. Ma aggregazione significa anche creare le condizioni necessarie per incontrarsi realmente, fare marketing associativo, promuovere le attivita’ associative sul territorio affinche’ si diffonda il messaggio che l'appartenenza all'Atecap distingue i produttori piu’ qualificati.

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